Guida Pratica alla Fattura Pro Forma

La fattura pro forma è un documento senza alcuna valenza fiscale, utilizzato quando si rende necessario presentare al cliente un facsimile della fattura finale senza incorrere negli obblighi fiscali e mantenendo la certezza che il documento non possa far insorgere, in caso di controlli, la presunzione di fatturazione, generando tutte le conseguenze per la mancata registrazione dello stesso.

La fattura pro forma non genera obblighi ai fine della liquidazione IVA e nemmeno ai fine della determinazione dei ricavi. Vediamo ora un paio di casi in cui è utile emettere fatture o parcelle pro forma.

Parcella pro forma per il Libero Professionista

I professionisti emettono quasi sempre parcella pro forma, in quanto hanno l’obbligo di fatturazione non all’esecuzione della prestazione ma solo al pagamento della stessa. Grazie alla pro forma possono presentare la loro parcella al cliente senza doversi accollare gli oneri del pagamento dell’IVA e della tassazione sui ricavi fino al pagamento della stessa. Facciamo un esempio per capire meglio: supponiamo che un geometra abbia fatto un progetto di una casa per un importo di €10.000 + IVA ed abbia completato il suo lavori il 5 Dicembre e che gli accordi con il committente prevedano un pagamento a 60 giorni fine mese dalla consegna lavori. Se il geometra fatturasse il 5 Dicembre si dovrebbe accollare l’IVA da pagare in Gennaio (€2.100) e la tassazione in carico all’anno in corso. Emettendo invece fattura pro forma ed attendendo il pagamento a fine febbraio dell’anno successivo ottiene due vantaggi:

  1. l’IVA verrà versata solo a Marzo dell’anno successivo
  2. La tassazione sul reddito andrà anch’essa in carico all’anno successivo.

In termini finanziari si tratta di un grande vantaggio offerto dalla normativa.

Fattura pro forma per pagamento anticipato

Un altro caso tipico di uso della fattura pro forma si verifica quando si deve spedire della merce ad un cliente che deve pagare con Bonifico Bancario anticipato. In questo caso si compila la fattura pro forma per dare al cliente la possibilità di controllare che i prezzi applicati ed il totale corrispondano perfettamente all’ordine effettuato ed avere un documento di appoggio per l’esecuzione del bonifico; alla spedizione la fattura sarà uguale alla pro forma presentata per il pagamento.

In questo modo l’azienda venditrice si tutela dalla possibilità che il cliente, non effettuando il pagamento, la costringa a stornare la fattura di vendita a mezzo Nota di Credito, aggravando in questo modo gli adempimenti contabili.

Ci sono ovviamente altri casi per l’uso della fattura pro forma, qui abbiamo elencato due dei più diffusi.

Compilazione della fattura pro forma

Tecnicamente la fattura pro forma è molto simile alla fattura che poi si andrà ad emettere al cliente. Di seguito ne vediamo un esempio realizzato col programma gestionale Amica 10 (notare nel riquadro tipo documento la dicitura “fattura pro forma”; assieme alla numerazione è questa l’unica vera differenza con la successiva fattura di vendita):

Fattura Pro Forma

Esempio di Fattura Pro Forma (click per ingrandire)

Al momento del pagamento da parte del cliente, o comunque al momento dell’emissione della fattura reale, il gestionale Amica rende l’operazione facile e veloce: è infatti sufficiente richiamare la fattura pro forma in una nuova fattura (ad esempio accompagnatoria) ed il gioco è fatto: la fattura definitiva è pronta senza dover rifare il lavoro. Nell’esempio vediamo quanto sia semplice il processo di importazione:

Importa Fattura Pro Forma nel Gestionale Amica

Al momento della fatturazione reale è sufficiente importare la fattura pro forma creata in precedenza (click per ingrandire)

Attenzione: Stefano Gardini sta completando la scrittura di Guida Pratica alle Fatture, ebook gratuito che include un capitolo dedicato all’argomento di questo articolo con approfondimenti, risposte alle domande frequenti e consigli pratici. Vuoi essere informato non appena sarà disponibile online? Clicca qui.

Guide Pratiche alla Fatturazione pubblicate

Stefano Gardini

Co-Fondatore e Amministratore di CIR 2000 e della linea di software gestionali Amica.

Fattura elettronica: nuovi controlli su Partita IVA e Codice Fiscale dal 30 Luglio 2019

Stefano Gardini | 5 Agosto 2019 | Fatturazione

Con provvedimento del 30 Luglio 2019 Agenzia Entrate ha aggiunto nuovi controlli per la convalida della fattura elettronica. Tra i nuovi controlli introdotti dall’Agenzia delle Entrate evidenziamo la seguente verifica: verificare la coerenza di partita IVA e codice fiscale (se entrambi presenti) sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente. Questo controllo significa che, se…
Leggi tutto

Disponibile il nostro Servizio di Interscambio Fatture Elettroniche

Nicola Iarocci | 21 Dicembre 2018 | Fatturazione

Siamo lieti di informarvi che da oggi è disponibile per l’acquisto il Servizio di Interscambio Fatture Elettroniche integrato con Amica 10. Come già anticipato, si tratta di una integrazione per il software gestionale Amica che consente di inviare e ricevere fatture elettroniche direttamente dal gestionale, senza necessità di lavorare coi file XML o dover apporre…
Leggi tutto


183 commenti su “Guida Pratica alla Fattura Pro Forma”

    18 Ottobre 2011 / Rispondi

    […] Guida Pratica alle Fatture Pro Forma […]

    18 Ottobre 2011 / Rispondi

    […] Guida Pratica alla Fattura Pro Forma […]

    Patrizia27 Ottobre 2011 / Rispondi

    A seguito di un preventivo il cliente ci ha chiesto la fattura pro forma per effettuare il pagamento a ½ bonifico bancario.
    Poiché la merce devo ordinarla, posso emettere comunque la fattura?

      Stefano Gardini27 Ottobre 2011 / Rispondi

      La fattura proforma sì, poichè non ha implicazioni fiscali nemmeno a livello di magazzino. La fattura reale poi verrà emessa solo quando la merce sarà disponibile. E’ buona prassi per non avere un incasso anticipato rispetto all’emissione della fattura autorizzare il bonifico del cliente solo quando la merce è già disponibile. Diversamente se il cliente ti paga prima dovrai emettere una fattura di acconto che chiuderai poi con la fattura che contiene la merce.

    marco28 Ottobre 2011 / Rispondi

    Invio un estratto di un artcolo trovato online.
    Cosa ne pensate?
    “Trova la sua disciplina nell’art. 21 del DPR 633/72. Può assumere la forma di nota, parcella o simili: la natura di “fattura” nasce dal suo contenuto e non dalla denominazione ad essa attribuita: in particolare se il contribuente emette un “avviso di parcella” o “fattura pro-forma” avente tutte le caratteristiche della fattura (e quindi anche la indicazione dell’Iva) questo documento dovrà essere trattato come una normale fattura, con conseguente obbligo di registrazione e versamento dell’imposta (C. T. C. 12 maggio 1990, n. 3592).”

      Stefano Gardini2 Novembre 2011 / Rispondi

      In effetti ci sono casi (estremi e con una giurisprudenza minima) in cui ad una fattura proforma viene attribuito il valore di fattura reale. Ora in generale, poichè è anche prassi ormai consolidata l’utilizzo della fattura proforma, l’amministrazione non ricorre nel merito. Di solito questo succede quando il cliente registra la fattura proforma portandola in detrazione mentre il professionista (o chi per lui) nono mette il ricavo a reddito e non versa l’IVA conseguente: ovviamente in questo caso l’amministrazione subisce un danno e, se la fattura proforma era tale da trarre in ‘inganno’ il cliente, può essere fatta valere la sostanza rispetto alla forma. Questo di norma non succede. Alcuni accorgimenti che possono aiutare ad evitare che il cliente cada in errore sono: non mettere numero progressivo e/o data (elementi obbligatori nella fattura), inserire nella fattura ben visibile la dicitura: “La fattura verrà emessa all’atto della riscossione, ai sensi dell’art.
      6 del D.P.R. 633 del 26/10/1972.”, non esporre l’IVA esplicitamente utilizzando una dicitura del tipo “oltre ad IVA e Ritenuta di Acconto per un netto a pagare di ….”. Questi sono alcuni suggerimenti per rendere qualsiasi eventuale (e ribadisco eventuale e rara) azione inefficace.

    gianni23 Novembre 2011 / Rispondi

    A seguito di gara d’appalto che prevede la fornitura di merci ad Ente Territoriale, viene richiesta la parziale fatturazione anticipata per circa € 50/m.
    Al momento le merci consegnate corrispondono sostanzialmente a quanto si andrà a fatturare.
    Avvalendomi dell’art. 6 DPR 633 comma 2 lettera a), non avendo certezza di quando riscuoterò l’importo posso:
    –emettere FATTURA PRO FORMA (senza effettuare contabilizzazione né ai fini IVA e nemmeno a partita doppia)
    –oppure debbo emettere FATTURA SOSPESA (evitando il versamento dell’IVA, registrando però i ricavi).??

    L’azienda svolge attività di commercio al dettaglio e le poche fatture di vendita vengono riportate nel registro corrispettivi, non dispone del registro delle fatture sospese in quanto mai emesse.
    Come mi debbo regolare??

      Stefano Gardini25 Novembre 2011 / Rispondi

      Dubito che un Ente Pubblico si ‘accontenti’ di una fattura proforma, anzi direi proprio che non la dovrebbe tenere in conto in quanto non è un documento ‘ufficiale’ per cui in quanto tale utilizzabile tra privati ma non con gli Enti. Penso che l’unica via sia la fattura con annotazione della sospensione IVA se la tua azienda rientra nei parametri previsti per poterlo fare. Ti metto di seguito un link ad una circolare che potrebbe esserti di aiuto Circolare 20/E del 30 Aprile 2011

    gianni25 Novembre 2011 / Rispondi

    Leggo ora e ringrazio del cortese ineteressamento.
    Ho copiata la lunga circolare indicata (è la n. 20 del 30 aprile 2009, se leggo bene).
    Ritornerò in argomento dopo la lettura.

    gianni30 Novembre 2011 / Rispondi

    Letta attentamenta la circolare che fa chiarezza in tema di iva ad esigibilità immediata ed esigibilità differita …. non è attinente al caso.
    La stessa circolare riporta nell’ultimo paragrafo la specifica che la normativa previgente al 2009 in materia di fatturazione agli Enti resta invarita.
    Aggiornerò in seguito gli sviluppi.

    Mario Gioia14 Dicembre 2011 / Rispondi

    Un tecnico CTU a emesso la fattura per il suo compenso, ha inseiro il suo codice fiscale e la partita IVA, mentre ha inserito solo il nome del condominio ma senza inserire il codice fiscale del condominio, la fattura è valida?

      Stefano Gardini15 Dicembre 2011 / Rispondi

      La fattura tecnicamente è valida in quanto nella normativa il codice fiscale non è obbligatorio. Certo che, a causa dei molti adempimenti (vedi Spesometro) che richiedono Partita IVA o Codice Fiscale dei clienti è buona norma esserne in possesso e quindi viene quasi automatico riportarlo sulle fatture per una più precisa identificazione del cliente. In ogni caso questa mancanza non inficia la validità del documento ai fini fiscali e civilistici.

    Silvan31 Gennaio 2012 / Rispondi

    Siamo una societá di servizi pubblicitari immobiliari vorremmo fare le fatture proforma per ovviare di anticipare il pagamento IVA visti i giorni di pagamento oltre 90. La maggior parte dei clienti paga con rid o riba è possibile obbligare il cliente a questa forma di pagamento anche con le proforma?

      Stefano Gardini1 Febbraio 2012 / Rispondi

      Potete utilizzare la forma di pagamento che preferite con il cliente purchè sia da lui accettata; tenete presente che da un punto di vista giuridico l’obbligazione del cliente al pagamento avviene solo con l’emissione della fattura. Nutro nel vostro caso qualche dubbio sull’uso della proforma proprio in virtù delle modalità di pagamento. Per essere in regola dovreste poi essere in grado di emettere le fatture con data il giorno del pagamento.

    Pietro23 Aprile 2012 / Rispondi

    Come posso compilare la fattura proforma per della merce che mi parte per andare fuori europa, ma solo ed esclusivamente come sostituzione di pezzi in garanzia? Si tratta di beni non destinati alla vendia!
    che dicitura devo mettere per essere a posto?
    Grazie mille

      Stefano Gardini25 Aprile 2012 / Rispondi

      La fattura pro-forma non è un documento fiscale quindi non risponde a regole previste dalla legge. Se fai una fattura proforma sei libero di compilarla come vuoi. Questo non toglie che dovrai poi fare un documento che giustifichi la tua spedizione di merce come ad esempio un DDT con causale “riparazione in garanzia” o altro di analogo.

        ROSSO GINO4 Settembre 2012 / Rispondi

        se posso fare una domanda: c’è un’articolo del D.P.R. 633/1972 e socc. mod. ed integr. dove parla della fattura pro-forma e dice che non è un documento fiscale, quindi non risponde alle regole previste dalla legge.grazie

          Stefano Gardini5 Settembre 2012 / Rispondi

          Non c’è una indicazione precisa, ma di fatto non c’è la previsione di questo tipo di documento e quindi non è un documento fiscale valido. Ciò che non è previsto è escluso.

    DANIELA19 Luglio 2012 / Rispondi

    Ho una richiesta di merce, che devo ancora acquistare e sarò in grado di consegnare tra 40 giorni , da un cliente che pagherà a 90 giorni ma vuole subito la fattura. Posso fare la Fattura Pro Forma con numero progressivo e specificare al momento della consegna della merce sul DDT merce fatturata in data…. con fattura n. Grazie

      Stefano Gardini24 Luglio 2012 / Rispondi

      No, la fattura proforma non ha valenza fiscale. Non può essere fatturata merce che non si ha in carico. il cliente chiede qualcosa di non regolare.

    STEFANO31 Luglio 2012 / Rispondi

    Un’Agenzia di Spedizioni riceve da clienti EXTRAUE pagamenti anticipati per servizi di spedizione e fornitura di merce. Visto che per vari motivi resta molto complicato emettere la fattura di ANTICIPO/acconto, può essere la fattura PROFORMA – gia prevista – essere una valita alternativa anche dal punto di vista fiscale?

      Stefano Gardini31 Luglio 2012 / Rispondi

      No, da punto di vista fiscale la fattura proforma non ha alcuna valenza. Quando si incassa del denaro la normativa prevede che deve essere fatturato in via definitiva o come acconto ma fatturato.

    TERESA9 Settembre 2012 / Rispondi

    A SEGUITO DI REGOLARE ORDINE DAL CLIENTE HO RICEVUTO UN ACCONTO DEL 10% E HO REGOLARMENTE FATTURATO SUCCESIVAMENTE IL MIO FORNITORE HA CONSEGNATO DIRETTAMENTE AL MIO CLIENTE LA MERCE PREVISTA COME SCONTO MERCE DEVO EMETTERE FATTURA ? SE SI COME LA CONFIGURO ? SUCCESSIVAMENTE IL MIO FORNITORE CONSEGNERà IL RESTO DELLA MERCE DA FATTURARE

      Stefano Gardini10 Settembre 2012 / Rispondi

      No, non c’è da fare nessuna fattura, essendoci già quella di acconto ed essendo stato fatto il DDT dal Fornitore.

    GIOVANNI CAMMISANO29 Settembre 2012 / Rispondi

    OTTIME RISPOSTE E CHIARE , COME FACCIO A PORRE UN QUESITO ? APPROFITTO DELLO SPAZIO :
    sono il titolare di una attività commerciale , il proprietario dell’immobile. una s.r.l. , da qualche mese ci fa pervenire una fattura pro forma in merito al canone di locazione , verbalmente abbiamo contestato dicendo che se non emette fattura regolare non paghiamo l’affitto.
    DOMANDA può una s.r.l. titolare d’immobile emettere fattura pro-forma e richiedere il pagamento della locazione ? prima i soldi e poi la fattura ?

      Stefano Gardini30 Settembre 2012 / Rispondi

      Sì può. L’obbligo ultimo di emissione della fattura è il pagamento, quindi possono emettere la fattura solo quando hanno incassato il corrispettivo.

    Cristian Ghezzi30 Ottobre 2012 / Rispondi

    Buongiorno,
    Ho una società (snc) e visto che molti clienti faticano a pagare, volevo sapere se anche noi potevamo effettuare delle fatture pro forma, in modo da non dover anticipare l’iva. La ringrazio in anticipo per la risposta..
    Cristian Ghezzi

      Stefano Gardini30 Ottobre 2012 / Rispondi

      Dipende da cosa fatturate. Se consegnate merce no, va fatto il DDT e poi la fattura entro i termini di legge. Se invece fate servizi potreste fare la Nota Proforma in attesa del pagamento.

        susanna10 Novembre 2016 / Rispondi

        Salve Stefano, perché un commerciante non può farla la fattura proforma mentre un liberto professionista si? Il commerciante a differenza del professionista rischia molto di più.

          Stefano Gardini11 Novembre 2016 / Rispondi

          Sì vero. Questo dipende dal fatto che il commerciante consegna la merce e per l’Erario quello è il momento impositivo. Mentre per il professionista il momento impositivo è l’incasso.

    Enrica31 Ottobre 2012 / Rispondi

    Buongiorno, sono un’agente di commercio monomandatario, poiché da qualche mese la società per cui lavoro è in seria difficoltà sta dilazionando sempre più il pagamento delle fatture provvigioni. Ad oggi abbiamo superato i 120 gg. Per limitare i danni sia in termini reddituali che di pagamento iva posso emettere anche io proforma? Grazie, Enrica

      Stefano Gardini31 Ottobre 2012 / Rispondi

      Si lo può fare ed emettere fattura totale o parziale solo al saldo.

    IVANO6 Novembre 2012 / Rispondi

    Una s.r.l. che si occupa di sicurezza e formazione lavoratori può emettere fattura pro-forma????

      Stefano Gardini6 Novembre 2012 / Rispondi

      Sì se il lavoro consiste in un servizio senza consegna fisica di merce si può fare.

        Giovanni Rocca31 Maggio 2014 / Rispondi

        Gentile Dott. io ho una S.r.l. che effettua servizi alle aziende private, ho seguito con molto interesse i diversi casi affrontati, e mi pare di aver capito che nel mio caso si può effettuare la fattura proforma. Però vorrei saperne qualcosa in più sui decreti che regolano tale manovra fiscale, in modo da poter essere impeccabili. Per esempio tra i tanti quesiti che mi pongo questo è il primo: ma per fare le fatture proforma c’è un limite al fatturato annuo al di la del quale non è più possibile usufruire delle fatture proforma?

          Stefano Gardini3 Giugno 2014 / Rispondi

          La fattura proforma esula da qualunque regola fiscale in quanto NON è un documento fiscale: di fatto è equivalente ad una corrispondenza ‘privata’ fra le parti e non ha alcun valore giuridico. Di conseguenza non è regolata per legge e non ha limiti nè di fatturato nè di altro genere. Può essere usata in tutti i casi in cui non si sono ancora verificate le condizioni che obbligano l’impresa od il professionista ad emettere fattura.

    CRISTINA21 Novembre 2012 / Rispondi

    Buongiorno. La nostra azienda ha ricevuto un pagamento anticipato per l’acquisto di merce da parte di un cliente Extraue. Il cliente ha pagato con fattura proforma compresa l’Iva in quanto non vuole far dogana. Dobbiamo emettere la fattura con Iva immediatamente o possiamo fare la fattura accompagnatoria al momento della consegna della merce? Il tempo di consegna è breve.
    Grazie.

      Stefano Gardini21 Novembre 2012 / Rispondi

      Andrebbe emessa subito una fattura di acconto, contestuale all’incasso.

    aurelio30 Novembre 2012 / Rispondi

    Buongiorno,
    si puo’ emettere una fattura pro-forma per una spedizione extra ue, con i annesso invio contestuale di merce?
    In quali occasione la pro-forma viene o puo’ essere utilizzata? utilizzata? Grazie

      Stefano Gardini1 Dicembre 2012 / Rispondi

      No, non è procedura corretta. L’invio della merce deve essere accompagnata da DDT. Essendo extra UE è inoltre soggetta a verifica e procedura doganale per cui deve assolutamente essere accompagnata da documentazione ufficiale e fiscalmente valida: la fattura proforma non lo è.

    sonia30 Novembre 2012 / Rispondi

    Buongiorno approfitto delle domande sulle fatture pro.forma extraUE. Quando si possono emettere? Perche’ in quali casi? Accompagnano la merce in vendita? Oppure accompagnano la merce in omaggio? Mille grazie

      Stefano Gardini1 Dicembre 2012 / Rispondi

      Vedi risposta data ad Aurelio.

    maria16 Dicembre 2012 / Rispondi

    Pongo una domanda: per errore si è registrato una fattura pro forma che aveva tutti gli elementi di una fattura effettiva con perfino, in calce, il timbro e firma di avvenuto pagamento. Questa fattura pro forma era di luglio, ad ottobre arriva la fattura vera e propria (che poi è identica tranne per la dicitura “pro forma”) e ci si è accorti dell’errore fatto a luglio. A parte l’iva che si è portati in detrazione su cui ci si può ravvedere, come si fa per “annullare”la pro forma, considerando che ormai ci sono i protocolli sulle fatture e annullare quella scombina la numerazione. Quale consiglio può darmi? Grazie

      Stefano Gardini17 Dicembre 2012 / Rispondi

      Salvo rinumerare i protocolli (sempre possibile se nel frattempo non è intervenuto un accertamento che abbia ‘cristallizato’ la situazione, non ho soluzioni sensate da proporle.

        ROSA9 Maggio 2014 / Rispondi

        Buonasera.
        Domandone:
        una volta emessa la fattura pro-forma sono comunque obbligata a mantenere l’impegno di vendita merce?
        Grazie

          Stefano Gardini12 Maggio 2014 / Rispondi

          L’impegno alla consegna è un aspetto contrattuale e non fiscale. Diciamo che in linea di massima tu non sei mai obbligata a consegnare la merce. Però più documenti di ‘promessa’ produci, ordine, conferma d’ordine, fattura proforma ecc… e più probabilità ci sono che, se crei un danno al tuo cliente con la mancata consegna, possa farti una causa per danni con buone ragioni.

    Sara22 Dicembre 2012 / Rispondi

    Salve, avrei una domanda da farle. Sono titolare di una ditta individuale, di cui è stata cessata la partita iva, conseguentemente alla chiusura dell’attività. Per errore è stata emessa una fattura di vendita attrezzature (usate) dopo che la partita iva è stata cessata (circa 15 giorni dopo la cessazione)
    Si è pensato di correggere la data, anteponendola alla cessazione e di comunicarlo all’acquirente, ma questo non è stato possibile perchè lo stesso acquirente ha aperto partita iva in data successiva alla chiusura.. Pensavo a questa soluzione: possibile fare anche una fattura pro forma (e lasciare quella esistente invariata) con una data a me utile, naturalmente spiegando l’accaduto all’acquirente, in modo da dimostrare (se ci fossero in futuro eventuali controlli) che l’operazione è legittima? ovviamente pagherò iva e tasse sull’importo fatturato. Il mio commercialista dice che registrerà la fattura così com’è e se e quando ci saranno controlli, non avrò problemi perchè avrò pagato quanto mi spetta di imposte, quindi non ci sarà stata evasione fiscale. Ma io sono perplessa. Ecco perchè chiedo gentilmente di avere ulteriori informazioni a riguardo.
    Grazie tante in anticipo, spero di essermi spiegata bene.
    Sara

      Stefano Gardini26 Dicembre 2012 / Rispondi

      Non sono sicuro sia la cosa giusta da fare. Penso sarebbe meglio fare un’autofattura per la cessione delle attrezzature residue all’imprenditore che poi a livello personale (nella data giusta) le cederà all’azienda con cui avete fatto l’accordo.
      L’autofattura sarà alla data della cessazione mentre la cessione da privato sarà alla data che preferite. Ovviamente la fattura fatta con data errata andrà eliminata.

    Maria16 Gennaio 2013 / Rispondi

    Mi è stata data una proposta di parcella da un architetto da pagare, ma mi chiedo la parcella mi viene lasciata dopo il pagamento o devo richiederla prima?
    Grazie anticipatamente cordialmente,
    Maria

      Stefano Gardini16 Gennaio 2013 / Rispondi

      La fattura (parcella) del compensa all’architetto verrà rilasciata dopo l’incasso del corrispettivo, è la norma.

    Pasqualina31 Gennaio 2013 / Rispondi

    Salve,
    può una società di servizi di Telecomunicazione emettere fattura pro forma per i canoni anticipati?

      Stefano Gardini31 Gennaio 2013 / Rispondi

      Se i canoni sono stati già pagati no, se invece emette fattura proforma in attesa di pagamento sì, salvo diverse disposizioni contrattuali.

    Rocco2 Febbraio 2013 / Rispondi

    Ho spedito un pacco in America tramite le poste, senza allegare fattura, mi è tornato indietro con la dicitura manca la Fattura.
    Domanda per rispedirlo occorre allegare la fattura Pro forma o la fattura reale, visto che la merce è stata pagata in anticipo.
    Grazie e cordiali saluti
    rocco

      Stefano Gardini3 Febbraio 2013 / Rispondi

      Se è pagata deve essere assolutamente emessa fattura.

    giovanna4 Febbraio 2013 / Rispondi

    Vorrei sapere se una fattura proforma emessa per il pagamento anticipato e poi la fattura reale (quando è arrivato il pagamento dopo alcuni giorni) devono avere lo stesso numero….siccome il numero non coincide (la proforma è 13 del 18 dic e la fattura n. 17 del 24 dic) da ditta che l’ha ricevuta ha detto che devono avere lo stesso numero….a me sembra strano questo, sono 2 documenti diversi e la proforma non è nemmeno documento fiscale.
    Grazie per i chiarimenti che vorrà darmi…

      Stefano Gardini5 Febbraio 2013 / Rispondi

      Nessun legame tra proforma e fattura reale, lo confermo. La proforma potrebbe anche non avere un numero, volendo.

    Roberto6 Febbraio 2013 / Rispondi

    Siamo una S.r.l. e a volte veniamo pagati dal cliente con bonifico anticipato a fronte di una nostra fattura pro forma.
    Una volta ricevuto il pagamento (magari anche dopo un paio di giorni dall’accredito) emettiamo il ddt per consegnare la merce e con la stessa data anche la fattura che poi inviamo al cliente. E’ sanzionabile il fatto che si attenda anche solo un paio di giorni ad emettere la fattura definitiva? Esiste un termine massimo?
    Inoltre è vero che in questo caso è sbagliato emettere il ddt in quanto è obbligatorio utilizzare esclusivamente la fattura come documento accompagnatorio della merce?
    Grazie mille per il supporto e cordiali saluti
    Roberto

      Stefano Gardini7 Febbraio 2013 / Rispondi

      Potete emettere tranquillamente DDT e poi fattura. In linea di principio, per essere proprio perfettini, andrebbe emessa una fattura di acconto con data accredito e poi fattura finale (0 da pagare con storno acconto) in data uguale o successiva al DDT. Anche se trattandosi di un paio di giorni dubito che vi facciano problemi in quanto nessuno vi obbliga a controllare il CC tutti i giorni.

    Silvia11 Febbraio 2013 / Rispondi

    La Fattura Proforma emessa ai fini della riscossione anticipata rispetto alla consegna dei beni (o apertura di lettere di credito) per la spedizione all’estero, è diversa e soprattutto, deve avere una diversa numerazione rispetto alla fattura commerciale emessa per accompagnare merce senza valore all’estero? E quest’ultima è una vera e propria fattura che deve avere valore fiscale ed andare sul registro iva vendite?
    Grazie per il chiarimento che vorrà fornirmi.

      Stefano Gardini13 Febbraio 2013 / Rispondi

      La Fattura Proforma può avere una sua numerazione (ma può anche non averla) che DEVE essere separata dalla numerazione dei documenti fiscalmente rilevati (la Proforma non lo è).Una fattura di materiale senza valore, se emessa, deve essere regolarmente registrata. Diversamente si emette un DDT di consegna con apposita causale senza poi far seguire fattura.

    Chiara22 Febbraio 2013 / Rispondi

    È’ possibile emettere proforma per prestazioni di servizi quali le riparazioni meccaniche di autovetture, in modo da emettere il documento fiscale e pagare relativa IVA solo DOPO aver incassato? Grazie, chiara

      Stefano Gardini23 Febbraio 2013 / Rispondi

      Sì, non vedo motivi per non poterlo fare, se non si consegna la vettura. Se invece la si consegna riparata, ci vedo qualche problemino in quanto la legge prevede l’obbligo della fatturazione o quando si riceve il corrispettivo (pagamento) o quando si completa il servizio.

    antonio8 Marzo 2013 / Rispondi

    sono un rivenditore di auto chiedo :la fattura per una vendita dell’auto devo emetterla ,alla firma del trasferimento di proprietà o alla consegna con l’avvenuto pagamento .
    se alla consegna mi versa un acconto (che emetto fattura) il saldo posso fatturarlo il giorno che effettivamente versa .
    Grazie
    08-03-2013

      Stefano Gardini12 Marzo 2013 / Rispondi

      La legge sull’iva dice che la fattura va emessa al verificarsi del primo dei due eventi tra il completamento della prestazione e l’incasso. Secondo me il trasferimento di proprietà non completa l’operazione che avviene solo con la consegna. Quindi a mio avviso la fattura va emessa alla consegna della vettura.

    wiliam28 Marzo 2013 / Rispondi

    buona sera, sono un agente di commercio è da ormai luglio 2012 che devo prendere le provvigioni. stò procedendo legalmente ma il mio avvocato per poter presentare un ingiunzione di pagamento ha bisogno delle fatture . posso emettere delle fatture pro-forma ?

      Stefano Gardini2 Aprile 2013 / Rispondi

      No, legalmente non hanno alcuna validità, dovrai emettere le fatture ‘vere’ e registrarle nel registro iva.

    Giovanni28 Marzo 2013 / Rispondi

    ho una srl (informatica), il mio cliente vuole fare un leasing con la sua banca per l’acquisto di pc, ma la leasing vuole pagarmi a 45 giorni data fattura; o farmi emettere una fattura proforma prima della consegna del materiale (premetto che il materiale non è in magazzino) per velocizzare il pagamento; il mio commercialista dice che non posso emettere nessun tipo di fattura proforma. è vero? che soluzione posso avere?

      Stefano Gardini2 Aprile 2013 / Rispondi

      Beh la proforma può essere emessa purchè ci sia chiaramente scritto che non è un documento IVA. Magari per chiarezza non ci metti nemmeno il riepilogo IVA così non ci sono dubbi. Non trattandosi di un documento fiscale puoi emettere qualsiasi ‘pezzo di carta’ di appoggio a tuo piacimento e nessuno può impedirtelo o contestartelo. Ovviamente se questo va bene al leasing, ma credo proprio di sì.

    Renato19 Aprile 2013 / Rispondi

    una ditta individuale può mandare al cliente finale una fattura proforma ( promemoria della vendita per effettuare il pagamento) ed al momento della spedizione fare regolare fattura ?
    Avevo una srl e lo facevo regolarmente ma come ditta individuale mi dicono che non posso farlo.

    Grazie per l’aiuto

      Stefano Gardini22 Aprile 2013 / Rispondi

      Sì, si può fare senza problemi. Per evitare di incorrere nella presunzione di vendita sarebbe utile non mettere nel documento proforma il riepilogo iva ma solo il totale documento in modo da differenziarlo sostanzialmente da una fattura.

    MBenedetti26 Giugno 2013 / Rispondi

    Buonasera.

    L’architetto a cui avevo dato mandato nel febbraio 2010 mi ha inviato, senza motivazione, due notule a saldo nel giro di 13 giorni con importo che è passato da 6.120euro a 7.503,77euro, senza nessuna riserva preventiva né spiegazione né lavoro effettuato in più.
    Da un onorario a discrezione l’architetto ha poi applicato un onorario a vacazione.
    E’ corretto un simile comportamento? Un architetto può inviare quante parcelle pro forma vuole, senza dare motivazioni, solo perché da cliente avevo chiesto alcune spiegazioni sulle diciture generiche (“colloqui…”; “colloqui…”) indicate nella prima? Come può essere valida la seconda notula a saldo, se la prima non è mai stata annullata né sono mai state date giustificazioni dei cambiamenti effettuati? Esistono regole o norme che diano indicazioni in merito?

    Grazie in anticipo per l’attenzione.

      Stefano Gardini3 Luglio 2013 / Rispondi

      E’ più settore legale/contrattuale e non è propriamente il mio campo. Per i professionisti (come l’architetto) può fare riferimento al loro albo professionale ed alle sue regole deontologiche.

    fabio9 Luglio 2013 / Rispondi

    ho fatto un preventivo a un cliente per un lavoro in cucina e gli ho chiesto 20% acconto lui mi dice di farli una fattura pro forma volevo sapere come va fatto e la fattura totale quando la posso fare. grazie

      Stefano Gardini9 Luglio 2013 / Rispondi

      In questo caso, visto che ha incassato un acconto, va fatta una fattura di acconto (non proforma). La fattura poi va fatta per l’intero importo dei lavori alla fine della prestazione e va dedotto l’acconto già pagato.

        janina15 Dicembre 2013 / Rispondi

        sono un tecnico calzaturiero con p.iva in regime semplificato e vorrei chiedere un acconto da un cliente americano.che tipo di fattura posso fare e quale dicitura sarebbe la dicitura giusta?grazie mille

          Stefano Gardini16 Dicembre 2013 / Rispondi

          Il documento corretto è una fattura di acconto con la dicitura legata al bene/servizio di riferimento: “Acconto per …….”.

    Massimo Davide17 Luglio 2013 / Rispondi

    Sono un privato e ho venduto un obiettivo fotografico da spedire negli usa: per poter effettuare la spedizione il vettore mi chiede di emettere fattura o fattura pro-forma con l’oggetto della vendita e il prezzo. Posso emettere la proforma? Se s, dopo sono lo stesso obbligato ad emettere qualcosa? e se si che cosa dato che non ho partita IVA e trattasi di fatto occasionale?

      Stefano Gardini17 Luglio 2013 / Rispondi

      Come privato non puoi emettere nessuna fattura. Direi che può bastare una ‘ricevuta’ in carta semplice con i tuoi dati (con codice fiscale), i dati del compratore e descrizione e prezzo dell’oggetto venduto.

        Massimo Davide17 Luglio 2013 / Rispondi

        Ma il vettore non vuole la ricevuta, ma solo fattura o fattura Proforma

          Stefano Gardini19 Luglio 2013 / Rispondi

          Ma lei non la può fare quindi il vettore dovrà accettare un documento che lei possa emettere. Non può pretendere ciò che non può avere, non si cava sangue dalle rape. Gli espliciti che lei è un provato e che non può fare alcuno dei documenti richiesti.

    carlotta25 Luglio 2013 / Rispondi

    un condominio ha effettuato bonifico su cui la banca ha fatto un prelievo di € 163,64. IL contratto di appalto prevede 4.500,00 oltre iva 10%– 4.950,00(bonifico). In fattura cosa andrò a mettere oltre imponibile 4.500,00 +450,00 (IVA) ritenuta di acconto 4% su 4.500,00=180,00 che pagherà al fisco il condominio.Ma la somma di €163,64 prelevata dalla banca sul conto della mia impresa chi se la deve accollare? Mi aiuti a fare la fattura corretta? GRAZIE!!!!

      Stefano Gardini4 Settembre 2013 / Rispondi

      La fattura non cambia se la spesa bancaria se la accolla lei, semplicemente la registrerà tra le commissioni bancarie. Se invece deve rivalersi sul condominio, dovrà emettere una fattura per esente per l’importo che si è trattenuta la banca. Questo però attiene agli accordi tra di voi.

    Sara31 Luglio 2013 / Rispondi

    Buonasera,per mandare materiale in extra ue per riparazione in garanzia o per merce da utilizzare solo per fare delle installazioni e che quindi tornerà indietro,la dogana chiede fattura..ovviamente dovró indicare il valore di ogni singolo bene per il calcolo dei dazi ,ma poi il totale dellla fattura riportato alla fine non mi verrà mai pagata dal cliente …come posso chiudere il credito in contabilità?in certi paesi extra ue nn basta mandare la proforma, che invece risolverebbe il problema. Grazie mille

      Stefano Gardini4 Settembre 2013 / Rispondi

      Al rientro della merce chiuderà il tutto con una nota di credito pari valore per riparazione in garanzia.

    E. D. Nicola8 Agosto 2013 / Rispondi

    Buongiorno.
    Io ho un’azienda SRL artigiana e mi occupo di servizi e controlli qualità nelle aziende esterne, ma regolarmente vengo pagata con enormi ritardi, a volte anche di 6 mesi dalla scadenza degli accordi. Vorrei non dover anticipare l’IVA ogni volta che mi reco da questo cliente,posso emettere la fattura proforma al termine del servizio/mese e poi emettere la fattura ivata al ricevimento del compenso?

      Stefano Gardini5 Settembre 2013 / Rispondi

      Sì lo puoi fare: magari metti il conteggio totale senza specificare esplicitamente il conteggio dell’iva in modo che non possa essere considerata una fatturazione.

    Silvio27 Agosto 2013 / Rispondi

    è possibile per un centro revisioni autoveicoli che ha come clienti concessionarie di auto usate emettere ricevuta fiscale corrispettivo non pagato alla riconsegna del veicolo, a fine mese fattura riepilogativa proforma per richiedere il pagamento ed infine regolare fattura all’incasso del corrispettivo dovuto ?
    e per un’officina meccanica che effettua riparazioni (non solo manodopera) ?

      Stefano Gardini6 Settembre 2013 / Rispondi

      No, non è il modo giusto perchè la ricevuta fiscale rileva imponibile per la tassazione e la fattura di fine mese anche per cui gli importo verrebbero messi a imponibile due volte.

    Fabrizio9 Settembre 2013 / Rispondi

    Siamo una Srl che produce e vende merce; per evitare insoluti o crediti in sofferenze da parte dei ns. clienti emettiamo Fattura Proforma all’ordine con pagamento mediante bonifico a vista proforma.
    Il dubbio nasce nel seguente esempio: ordine cliente 1000pz, lancio di produzione 1020pz, proforma 1020pz, bonifico pari al valore di 1020pz, dopo una settimana vengono spediti a saldo solo 1015pz a causa di 5pz non consegnati per non conformità, emessa fattura accompagnatoria per 1015pz. In questo caso il cliente ha pagato in più il controvalore di 5pz e rimane a credito. A questo punto emettiamo bonifico a favore del cliente per il valore di 5pz. Risulta regolare l’emissione di fattura accompagnatoria di 1015pz e semplice emissione di bonifico per 5 a saldo partita contabile o necessitano altri documenti da emettere?
    Grazie mille per i chiarimenti e per la professionalità mostrata nelle risposte date a quesiti altrui.
    Fabrizio

      Stefano Gardini10 Settembre 2013 / Rispondi

      Perchè il giro sia contabilmente ‘perfetto’ meglio emettere Fattura di acconto per l’importo incassato, fattura della merce realmente consegnata, NC della differenza e relativo BB a saldo della NC. E’ un po’ complesso ma così è ineccepibile.

    Alessandro Pagani22 Ottobre 2013 / Rispondi

    Produco su commesa un certo numero di beni, contratto tra società private.
    Consegna a richiesta, saldo comunque entro il termine pattuito, supponiamo 1 anno. Per procurarmi liquidità, senza essere penalizzato dal versasmento iVa, vorrei così procedere:
    – fattura pro-forma di tutta la commessa, valore ca. € 1.200.000 + IVA.
    – emissione di 12 RiBa scadenza mensile, ciascuna per 1/12 del valore
    – sconto (per quanto possibile) le RiBa in Banca
    – contestualmente alla scadenza(pagamento, emetto la fattura per la merce effettivamente spedita ed in pagamento.
    – procedo al conguaglio con N.A. o N.D.

    E’ corretta la procedura?

      Stefano Gardini24 Ottobre 2013 / Rispondi

      Corretta se le aziende committenti non hanno problemi a pagare RiBa su fattura proforma e se la sua banca è disposta ad accettarle. Ad ogni incasso va fatta fattura di acconto e poi fattura finale di conguaglio a sconto degli acconti (anche a 0 se gli acconti sono capienti).

    Lino28 Ottobre 2013 / Rispondi

    Salve. Ho cercato di capire cos’è la fattura pro forma leggendo le sue spiegazioni ed esempi. Se ho capito bene la fattura “vera” non avrà la stessa data della pro forma, esatto?
    Grazie
    Lino

      Stefano Gardini30 Ottobre 2013 / Rispondi

      Di norma è proprio così, la fattura ‘vera’ avrà una data successiva rispetto alla proforma.

        Lino30 Ottobre 2013 / Rispondi

        molte grazie

    mirco20 Gennaio 2014 / Rispondi

    20/01/2014
    Salve; è lecito che l’amministratore di condomino ha emesso fattura proforma nel 2012 ,registrata nel libro delle assemble condominiale,
    seconda domanda; la prina volta gli è stato dato
    l’incarico il 29 dicembre, dopo 4 anni gli è stato revocato l’incarico a fine ottobre, è giusto che a emesso fattura per il mese di settembre /ottobre, la chiusura della gestione è fine agosto, ripeto quando gli è stato dato l’incarico era 27 dicembre,nei documenti consegnati manca la sua fattura gestione 2010/2011 , è punbile per la sua fattura proforma e per la sua fattura non cosegnata al nuovo amministratore
    La ringrazio anticipatamente per una celera risposta

      Stefano Gardini20 Gennaio 2014 / Rispondi

      Non ho capito nulla in merito alle date, mi pare tutto molto confuso, ci vorrebbero le date esatte complete di mese e anno. Per quanto riguarda la fattura proforma invece, un professionista può emetterla in attesa del pagamento. Se il pagamento è avvenuto l’amministratore deve emettere fattura diversamente non è tenuto a farlo. Se ha consegnato la fattura proforma registrata in assemblea non deve fare altro, il nuovo amministratore la troverà tra le carte del condominio.

    Anna23 Gennaio 2014 / Rispondi

    Buongiorno, io volevo sapere se sono state emesse delle pro forme nel 2010 e non sono state pagate che valore hanno. Dopo quanto tempo il professionista é tenuto emettere fattura ?

      Stefano Gardini23 Gennaio 2014 / Rispondi

      Il professionista è tenuto ad emettere fattura solo quando viene pagato, quindi nessun problema se dal 2010 ci sono delle proforma ‘sospese’.

    marco panichi6 Febbraio 2014 / Rispondi

    Salve, grazie per l’articolo innanzitutto. Sono consulente informatico con partita iva, regime dei superminimi. Per farmi pagare ho sempre emesso fattura proforma, affinché il cliente potesse controllare la forma della fattura effettiva. Poi al momento del pagamento ho emesso sempre la fattura effettiva. Oggi un mio cliente mi segnala che non posso io emettere fattura proforma (riservate a suo parere solo ad avvocati, medici, etc). Oggi chiamerò sicuramente la mia commercialista ma nel frattempo sarei curioso di sentire anche la sua opinione e di condividere questo dubbio con gli altri utenti (ho notato infatti che non vi sono commenti provenienti da altri superminimi). Grazie della cortese attenzione.

      Stefano Gardini7 Febbraio 2014 / Rispondi

      La fattura proforma essendo un documento non fiscale può essere emessa da chiunque abbia partita iva. Come se ti dicessero che siccome sei nel regime dei minimi non puoi emettere un preventivo.

        Marco Panichi7 Febbraio 2014 / Rispondi

        Gentile Stefano, grazie mille della risposta. Convengo anche io (dopo aver sentito la mia commercialista) che in quanto consulente possa emettere la proforma e al pagamento la fattura effettiva. Stavo però pensando al caso, ad esempio, del gommista. In quel caso lui non può emettere proforma, ma è costretto a fatturare appena le ruote nuove escono dal suo magazzino. Anche se poi sarà pagato dopo un anno (o peggio, mai). Sbaglio?

          Stefano Gardini7 Febbraio 2014 / Rispondi

          Confermo perchè in quel caso c’è la consegna fisica di materiale (le gomme).

    Pasquale22 Marzo 2014 / Rispondi

    Salve, sono il titolare di un’azienda di manutenzioni ascensori, in merito alla fattura Pro-forma o come li chiamo io “Avviso di pagamento”, vorrei sapere se potrei emettere questo tipo di documento per tutte le prestazioni di manutenzione e se non mi pagano alla scadenza dell’anno cosa succede, devo trasformarle necessariamente in fatture ?
    Il problema si pone perché ogni anno mi trovo a pagare IVA e reddito su almeno un 30% di fatture non incassate, alcune anche scadute da due anni, che fare in questi altri casi molto lunghi ? grazie.

      Stefano Gardini23 Marzo 2014 / Rispondi

      Attenzione all’uso della fattura proforma per manutenzioni già effettuate. La legge prevede che al termine della prestazione debba essere emessa fattura… Quindi o tu hai validi motivi per sostenere che la prestazione non è finita (ancora in corso) oppure la fattura la devi emettere. Per i mancati pagamenti, almeno per la parte iva, ti invito a valutare di gestire l’iva per cassa, cioè versi l’iva solo dopo che l’hai incassata dai clienti.

    Yazmin C28 Aprile 2014 / Rispondi

    Gentilissimo GARDINI,
    in qualità di hobbista, stò realizzando un mosaico, che dovrei spedire in America Latrina. Non avendo partita IVA, gradirei conoscere le modalità per la spedizione (quali documenti dovrei allegare?), senza incorrere in alcun problema alla dogana.
    Ringrazio delle delucidazioni che vorrà fornirmi.
    Yazmin

      Stefano Gardini5 Maggio 2014 / Rispondi

      Ti consiglio di rivolgerti ad un corriere/esportatore che si occuperà di tutte le pratiche nel migliore dei modi, al fine di evitare errori, poichè ci sono alcuni adempimenti non del tutto banali da svolgere per chi non lo fa abitualmente.

    Andrea29 Maggio 2014 / Rispondi

    Salve Gardini, grazie per le informazioni riguardo le fatture proforma che da quasi tre anni sta dando. Non ho trovato altro in rete di così duraturo e chiaro!

    A Febbraio un ragazzo scrisse di essere consulente con p.iva a regime dei superminimi. Rifaccio una domanda simile: ho ditta individuale come fotografo e videomaker, con p.iva a regime fiscale di vantaggio (art. 27 D.L. n. 98/2011). Come “imposto” dal mio commercialista, preparo le fatture proforma, al momento del pagamento emetto fattura vera e propria.

    In alcuni (molti) casi, il cliente esige subito la fattura. Con la tipologia di p.iva e il lavoro che svolgo (di fatto, io al cliente invio del materiale, file o dvd) valgono le stesse regole? La normativa che regola questo aspetto è sempre quella da Lei indicata “art. 6 del D.P.R. 633 del 26/10/1972”? Sono nel giusto? Posso “impugnare” la mia ragione?

    Grazie per eventuali chiarimenti,
    Andrea

      Stefano Gardini30 Maggio 2014 / Rispondi

      Come professionista puoi fare la fattura proforma per un servizio. Se consegni merce invece la fattura va fatta contestualmente, oppure fai DDT con fatturazione a fine mese. Se il materiale che consegni (CD DVD ecc) è solo un supporto al tuo lavoro di consulenza e non ha un valore intrinseco puoi fare solo la proforma. Dipende da cosa c’è scritto in fattura. Ti faccio un esempio:
      DVD con vs foto elaborate = fattura per merce (non puoi fare proforma)
      Servizio di elaborazione vs foto consegnate su DVD = fattura di servizio (puoi fare proforma)

      Spero di aver chiarito il concetto.

    Silvestro Rossi2 Ottobre 2014 / Rispondi

    Ho pagato la fattura pro forma emessa dalla ditta fornitrice ma non mi inviano la merce che avevo ordinato in quanto ancora non in loro possesso,.
    Posso fargli causa!?

      Stefano Gardini3 Ottobre 2014 / Rispondi

      Beh dipende dagli accordi contrattuali. Se era fattura proforma a merce pronta sì, se invece era un acconto sulla fornitura no, finchè non sono scaduti i termini massimi per la consegna, da rilevare sempre dagli accordi contrattuali; di solito quando si fa un ordine si approvano le norme per la fornitura, in cui ci sono le regole che l’azienda deve rispettare.

    Roberto3 Ottobre 2014 / Rispondi

    Salve, ho emesso fattura proforma di materiale che mi ha commissionato un cliente per farmi effettuare il bonifico bancario, poi al momento che ricevo il bonifico in banca vado a ordinare il materiale e poi spedirò entro 2/3 settimane nel frattempo devo emettere fattura di acconto oppure no.

      Stefano Gardini6 Ottobre 2014 / Rispondi

      Sì all’incasso va emessa fattura di acconto.

    severina28 Ottobre 2014 / Rispondi

    Salve
    Quesito 1
    Nell’azienda dove lavoro spedisco spesso ai clienti
    EXTRA UE ricambi in garanzia ed emetto ddt in sostituzione in garanzia con Fattura proforma.
    Se la Fattura Proforma non è un documento fiscale devo indicare il codice di fuori campo IVA?
    Grazie per la rispota

      Stefano Gardini30 Ottobre 2014 / Rispondi

      Come vuoi, è solo un documento di rapporto tra te ed il cliente: se serve lo metti se non serve no.

    giancarlo3 Novembre 2014 / Rispondi

    Spero di non andare fuori tema nel qual caso mi scuso in anticipo. Un artigiano in regime dei minimi ha concluso dei lavori di ristrutturazione ma mi chiede di posticipare la fatturazione al prossimo anno. Posso in qualche modo esigere che la fatturazione avvengo entro il 2014 ? Rischio di perdere delle detrazioni fiscali. Grazie

      Stefano Gardini4 Novembre 2014 / Rispondi

      Assolutamente sì. Se i lavori sono finiti l’artigiano è tenuto a farti fattura. I suoi problemi fiscali (probabilmente supererebbe il limite) non ti riguardano.

        giancarlo ronzino4 Novembre 2014 / Rispondi

        Come posso obbligarlo ad emettere fatt fattura?

          Stefano Gardini5 Novembre 2014 / Rispondi

          Beh, scrivi una bella raccomandata che per motivi fiscali tuoi hai bisogno della fattura entro il 31/12. Segnala che in carenza sarai costretto a fare una segnalazione/denuncia ad Agenzia Entrate per tutelare i tuoi diritti e portare comunque in detrazione l’importo.

    Riccardo25 Novembre 2014 / Rispondi

    Buongiorno,
    esportando (fuori UE) con una proforma, visto che si tratta di un evento fieristico, posso volendo poi vendere la merce coperta da proforma emettendo una regolare fattura di vendita in art.7 magari anche a scarico parziale?
    Grazie infinite per la risposta.

      Stefano Gardini4 Dicembre 2014 / Rispondi

      Per l’esportazione temo che la proforma non vada bene. Ci vuole un DDT dal quale puoi poi fare fattura integrale o parziale.

    mauro de russo12 Dicembre 2014 / Rispondi

    Buongiorno.
    ho emesso(contestualmente alla consegna, documentata, del lavoro richiestomi), il 5-9-14, proforma per importo di 9800 verso una p.a. (un comune), da pagare a 60 gg.;
    Ho capito (e verificato) che il comune in questione non ha alcuna intenzione di saldare quanto a me dovuto, e quindi devo adire a vie legali.
    Per farlo devo NECESSARIAMENTE emettere fattura ‘normale’ (citando la proforma di 9800) , o posso, nella denuncia, citare diretttamente il lavoro, la consegna dello stesso e allegare la fattura proforma emessa ?
    grazie.
    Mauro

      Stefano Gardini12 Dicembre 2014 / Rispondi

      Si tratta di una questione legale quindi non di mi stretta competenza. Posso però dirti che la fattura proforma non ha valore legale trattandosi solo di un documento privato tra le parti, un documento di cortesia chiamiamolo così. Inoltre di norma il Tribunale chiede di autenticare la fattura ed anche la pagina del libro giornale dove è registrata, per cui credo proprio dovrai fare fattura. Comunque verifica quanto ti ho detto con un avvocato.

    raffaele15 Dicembre 2014 / Rispondi

    agenzia distribuzione materiale pubblicitario pagamenti a 90 e 120 gg, possiamo emettere fattura proforma? all’incasso c’e’ un termine per emettere fattura? ha valore legale nel caso non vogliano pagare? va fatta firmare la proforma dall’acquirente?

      Stefano Gardini16 Dicembre 2014 / Rispondi

      Sì potete emettere proforma, salvo vogliate fare delle RiBa; di solito la banca pretende una fattura. Inoltre attenzione perchè se la prestazione è conclusa e non siete professionisti è necessario emettere fattura fiscale e non proforma. All’incasso il termine per l’emissione della fattura fiscale è la data di incasso, non oltre. La fattura proforma non ha alcun valore legale, nemmeno se firmata. Carta straccia. Vale tanto quanto il contratto di fornitura già concluso col cliente.

    Fabio24 Dicembre 2014 / Rispondi

    Stimato sig. Gardini, sono un dipendente , settore artigianato. Per passione restauro sculture al di fuori dell’orario di lavoro per artisti o privati. Non potendo emettere fattura proforma é esatto inviare un documento con la dicitura ” avviso di ricevuta” opp ” avviso di pagamento”. A pagamento avvenuto poi verrà emessa : al privato semplice ricevuta o quietanza di pagamento , mentre se il committente é un sostituto d’imposta verrà emessa ricevuta indicando il corrispettivo lordo, ritenuta d’acconto e importo netto da pagare . In entrambi i casi non andrà applicata l’IVA e si deve specificare ” prestazione occasionale” , applicando eventuale marca da bollo. Esatto ? Superato il tetto dei 5.000 euro\anno come mi devo comportare, qual’é la strada meno onerosa ? Come posso far convivere fiscalmente le due attivitá, tenendo conto che comunque continuo ad essere un dipendente e non posso per il momento pensare a una attivitá in proprio. Grazie per la sua disponibilità.

      Stefano Gardini25 Dicembre 2014 / Rispondi

      Direi che va tutto bene. Se superi i 5000 euro /anno ti consiglio di aprire una partita iva in regime dei minimi, è la via meno onerosa.

    Pino31 Gennaio 2015 / Rispondi

    L’avvocato che cura una causa di mia moglie nel luglio del 2010 ha chiesto un onorario di €. 1.100,00 che ho inviato tramite un bonifico bancario tratto sul mio c/c a favore del c/c dello studio legale associato, non ha mandato la fattura, posso oggi chiederglila? (ho il sospetto che a suo tempo non l’ha emessa anche perchè oggi mi fa pervenire una parcella pro forma di €.3.717,83 compreso CPA e IVA con l’annotazione “Da detrarre eventuali acconti già corrisposti”). Grazie

      Stefano Gardini31 Gennaio 2015 / Rispondi

      Beh la fattura di acconto dovrebbe averla emessa, sarebbe passibile di sanzioni in caso contrario. Chiedigli la copia.

    Filippo14 Febbraio 2015 / Rispondi

    Buongiorno,

    a dicembre per errore ho registrato un avviso di parcella.
    La corrispondente fattura è poi arrivata pochi giorni fa.
    Da un punto di vista contabile, per fronteggiare questi errori (ad esempio anche eventuale registrazione doppia di una fattura), registriamo una nota di accredito compensativa.
    In questo caso essendo stata fatta la registrazione dell’avviso a dicembre, come deve essere fatta la registrazione di rettifica?

    grazie

      Stefano Gardini15 Febbraio 2015 / Rispondi

      Lasci la registrazione ma la porti per competenza a nuovo anno (2015) così il bilancio 2014 è ok. Poi la contabilizzi nel 2015 stornandola come errata registrazione e registri la fattura.

        Filippo15 Febbraio 2015 / Rispondi

        mi perdoni, ma in che modo la porto a competenza 2015?

          Stefano Gardini16 Febbraio 2015 / Rispondi

          Con una registrazione contabile in ratei e risconti, il rateo di questa fattura sarò di competenza del 2015. E’ un’operazione che si fa abitualmente.

    Daniela20 Febbraio 2015 / Rispondi

    Buonasera,
    siamo uno studio legale che deve presentare un preventivo per onorari ad un cliente inglese dell’importo di 2500 euro: possiamo emettere la pro forma invoice?

      Stefano Gardini20 Febbraio 2015 / Rispondi

      Sarebbe meglio presentare un preventivo in questo caso. La proforma si usa quando il servizio è stato reso e si deve fare una richiesta degli onorari da pagare. Se invece il servizio è stato reso certamente la proforma, la fattura vi assoggetterebbe agli obblighi di versamento dell’iva, se il cliente dovesse tardare al saldo.

    Antonio9 Marzo 2015 / Rispondi

    Buon pomeriggio,
    stiamo seguendo un trattamento medico all’estero, ci hanno inviato una proforma invoice per il pagamento di metà fattura riservandosi di inviarci la fattura con l’intero importo del trattamento solo al momento del saldo della parte restante.
    In pratica importo totale del trattamento 1400 euro.
    Proforma invoice inviatoci di 700 euro, pagato.
    Unica Fattura al momento del saldo per 1400 euro.
    E’ corretta come procedura?
    O dovrebbero inviarci 2 fatture di 700 di cui una identica al pro forma?
    Grazie mille

      Stefano Gardini9 Marzo 2015 / Rispondi

      Domanda a cui non posso rispondere. In Italia non sarebbe corretto (diciamo un peccato veniale) ma nel paese dove è stata fatta la fattura potrebbe essere regolarissimo.

        aNTONIO10 Marzo 2015 / Rispondi

        Apprezziamo cmq lo sforzo. I nostri dubbi riguardano principalmente lla regolarità dell’eventuale detrazione della fattura come spesa medica nel 730. Mi rendo conto da solo di essere uscito abbastanza fuoritema..

          Stefano Gardini10 Marzo 2015 / Rispondi

          Per la detraibilità non avrei dubbi, la risposta a mio avviso è sì.

    Antonio10 Marzo 2015 / Rispondi

    Quindi è corretta la procedura con l’unica fattura per l’intero importo del trattamento?
    Scusi la presunta “tontaggine” ma le avevo posto due domande una dietro l’altra..
    Grazie mille

      Stefano Gardini10 Marzo 2015 / Rispondi

      Avendo dato una cconto il fisco italiano pretendeva una fattura di acconto per i 700 euro e poi una fattura da saldo da 1400 dedotti i 700 di acconto. Provenendo dall’estero non so quale sia nel paese la procedura corretta. Se la devi portare in detrazione nel modello UNICO non ci vedo alcun problema.

    laura6 Aprile 2015 / Rispondi

    Emessa fattura acconto su richiesta del cliente per ottenere pagamento,ma tale fattura d acconto non è stata saldata. Per via eccezionale nello stese mese la merce è stata cobsegnata. In fase di fatturazione nel mese del ddt di consegna merce finale storno l acconto in fattura e così mi resterà aperta la fattura d acconto che ancora m deve saldare e la fattura della merce per differenza oppure meglio stornare l acconto nel mese fatturato per ottenere il pagamento ed emettere la fattura di consegna merce finale per intero? Quale può essere il corretto passaggio contabile? In attesa ringrazio. Laura.

      Stefano Gardini7 Aprile 2015 / Rispondi

      Io farei una NC dell’acconto così tutto rimane più pulito e comprensibile, fattura intera della merce senza acconti.

    Arcangelo8 Maggio 2015 / Rispondi

    Pregiatissimo Dottore, Può un’azienda di traslochi e trasporti emettere delle fatture pro-forma per il deposito di mobilio per evitare di pagare l’I.V.A. in anticipo rispetto al pagamento che avverrà tra i 60 ed i 90 giorni? Mi si è comunicato che quando avviseremo del pagamento l’Azienda di traslochi emetterà regolare fattura per ricevere il bonifico

      Stefano Gardini8 Maggio 2015 / Rispondi

      Sì in linea di massima si può fare. Anche se in caso di controllo la GdF potrebbe eccepire sul fatto che il servizio viene effettivamente svolto e quindi il limite per l’emissione della fattura potrebbe essere la fine del mese o del trimestre (dipende dagli accordi contrattuali) e non il suo effettivo pagamento.

    Elena10 Giugno 2015 / Rispondi

    Salve lavoro per una Srl
    la mia domanda è:
    se un libero professionista mi fa una nota proforma e la società di quella nota gli paga un acconto in un mese e il saldo il mese successivo il libero professionista può fare una fattura “vera” al pagamento del saldo?
    oppure deve necessariamente fare due fatture “vere” una all’acconto e una al saldo?
    Grazie Mille

      Stefano Gardini11 Giugno 2015 / Rispondi

      Dovrebbe fare fattura di acconto e poi fattura di saldo. Il pagamento è il limite ultimo per emettere il documento di certificazione fiscale (fattura in questo caso).

    Viola15 Ottobre 2015 / Rispondi

    Buona sera,
    sono una musicista con p. iva e in regime dei minimi, posso emettere una fattura pro forma per un concerto da eseguire? Il compenso mi verrà pagato dall’amministrazione comunale.
    Grazie

      Stefano Gardini15 Ottobre 2015 / Rispondi

      Dubito che l’amministrazione paghi su una fattura proforma. Potresti in linea di principio ma con un ente PA non ha valore. Inoltre essendo tu in regime dei minimi, la tua contabilità è per competenza quindi emettere la fattura o la fattura proforma è esattamente uguale.

    Michele25 Gennaio 2016 / Rispondi

    Salve, ho appena effettuato un bonifico ad un professionista, il quale mi aveva semplicemente fatto una fattura pro-forma prima del bonifico. La fattura reale entro quando la deve fare? Quali strumenti legali posso adottare in caso non mi viene consegnata la fattura entro il termine?

      Stefano Gardini27 Gennaio 2016 / Rispondi

      Di solito le consegnano in pochi giorni. Comunque essendoci un bonifico, pagamento tracciabile, se entro tre mesi non fosse arrivata la fattura può essere fatta una autofattura-denuncia (vedi mio articolo sul blog) secondo tutte le regole previste dalla legge.

    andrea12 Aprile 2016 / Rispondi

    Buongiorno,
    ci oppupiamo a Volte di consegna merce per conto terzi.
    Quando riceviamo denaro, per consegne in contrassegno, come possiamo inviare il denaro all’azienda per cui abbiamo consegnato la merce,in maniera legale? Come giustifichiamo l’uscita dai conti correnti, essendo soldi solo incassati per conto terzi, quindi senza fatture giustificative.
    Grazie

      Stefano Gardini13 Aprile 2016 / Rispondi

      Servirebbe un conto di tesoreria per gestire la cosa. Resta però il ‘problema’: siete abilitati a fare trasporto in conto terzi? Poichè serve una abilitazione specifica.

    pavel4 Maggio 2016 / Rispondi

    Salve, innanzitutto complimenti per le risposte, poi vorrei avere un chiarimento. Mi sono fatto fare una fattura proforma da un’azienda che produce macchinari per il mio lavoro e per bloccare il prezzo mi hanno fatto fare un assegno del 10% post datato che hanno detto di non incassare. Ora io sarei indirizzato ad un altro macchinario di un’altra azienda, ma loro dicono che se cambio azienda fornitrice loro l’assegno lo possono incassare comunque perché il documento è valido come un ordine e non solo come un preventivo con prezzo bloccato.
    Se sono stato chiaro mi farebbe piacere un Suo parere.
    Grazie anticipatamente

      Stefano Gardini6 Maggio 2016 / Rispondi

      Chiarissimo. Avendo pagato un acconto mi viene da dire che il preventivo è di fatto un ordine (quando su un preventivo dai un acconto è perchè lo accetti, quindi lo ordini), e quindi loro abbiano ragione. Ma la cosa attiene più ad un legale che a me, per valutare se ci sono gli estremi della ‘truffa’ e quindi poter annullare la transazione. Ma mi pare MOLTO difficile.

    Luigi29 Giugno 2016 / Rispondi

    Salve, in data 24/12/2015 ho effettuato un bonifico parlante per acquistare del materiale elettrico. Mi è stata fatta una fattura proforma datata 28/12/2015. Il materiale però mi è stato consegnato a gennaio 2016 con relativa fattura datata gennaio 2016. Ora la mia domanda: posso portare in detrazione fiscale 730 questa fattura?il mio commercialista mi ha detto di No perché la fattura è datata gennaio 2016.
    Grazie mille

      Stefano Gardini30 Giugno 2016 / Rispondi

      Confermo quanto detto dal commercialista.

        Luigi30 Giugno 2016 / Rispondi

        Innanzitutto grazie per la risposta, quindi dovrei portare tutto in detrazione il prossimo anno?Leggendo su internet, il riferimento deve essere la data del bonifico e non la data della fattura

          Stefano Gardini1 Luglio 2016 / Rispondi

          Purtroppo non è così a mio avviso (e nemmeno ad avviso del commercialista). O meglio, di norma è la data del bonifico in caso di pagamento dopo la emissione della fattura, ma se non c’è fattura a mio avviso la data del bonifico è ininfluente. Certo se la fattura fosse del 2015 ed il bonifico del 2016 la detrazione seguirebbe la data del bonifico. Nel suo caso segue la data della fattura a mio avviso.

    roccasalvo srl10 Luglio 2016 / Rispondi

    società di servizi sterilizzazioni terreni agrari con impiego di prodotti anticrittogamici: cosa bisogna specificare in fattura solo la prestazione del servizio per i metri quadrati trattati oppure il nome dei prodotti e quantità utilizzatà oltre la prestazione di servizio

      Stefano Gardini10 Luglio 2016 / Rispondi

      Le fatture di norma più sono ‘precise’ e meglio è soprattutto per fermare ogni contestazione ad esempio sulla quantità necessaria per un certo trattamento ecc. Ovviamente possono anche essere più generiche ma di fatto qui c’è anche la fornitura del prodotto per cui io sarei preciso.

    Fabrizio DG9 Settembre 2016 / Rispondi

    Buongiorno,
    mi chiedevo: posso emettere oggi una fattura per un cliente CEE se la merce a magazzino mi entrerà solo tra qualche giorno? Avrei per pochi giorni un magazzino in negativo.
    Grazie

      Stefano Gardini9 Settembre 2016 / Rispondi

      No, il magazzino negativo non può essere. Fiscalmente è un problema.

    Fabrizio DG9 Settembre 2016 / Rispondi

    Approfitto per chiedere:
    una fattura per un clt extra-CEE mi verrà pagata da un altro soggetto extra-cee.
    Se fossero 2 soggetti italiani allora mi rifarei all’art. 21 del D.P.R. n. 633/1972, che mi impone di fatturare al mio cliente. Annoterei il tutto se il pagamento arrivasse da altro soggetto. Ma per l’estero?
    Grazie

      Stefano Gardini9 Settembre 2016 / Rispondi

      Puoi applicare sostanzialmente lo stesso principio.

    PaoloF28 Settembre 2016 / Rispondi

    Buongiorno Dott. Gardini, sono un Architetto ed a un Amministratore condominiale avevo fatto delle proforma per acconti su prestazione di servizi per diversi condomini. Le proforma non sono state pagate, e dopo qualche settimana ho inviato le fatture a saldo del lavoro, lavoro nel frattempo eseguito, informando il Cliente che le fatture andavano ad annullare le proforma.
    Va bene così oppure devo emettere note di credito per le proforma a suo tempo emesse? Grazie .

      Stefano Gardini30 Settembre 2016 / Rispondi

      No le proforma, non avendo rilevanza fiscale, non sono da annullare con nota di credito.

    Daniele22 Novembre 2016 / Rispondi

    Buongiorno,
    sono un artista con regime forfettario. Invio opere in conto vendita negli USA pertanto quando le spedisco le accompagno con fattura proforma. Volevo sapere: è possibile inserire in essa un valore diverso rispetto al valore reale? Di solito inserisco un valore minore per timore di furti ma quando viene effettuata la vendita (che può avvenire anche dopo mesi dalla ricezione delle opere) da parte della galleria, rilascio fattura con l’importo reale. Grazie per l’aiuto, buona giornata.

      Stefano Gardini22 Novembre 2016 / Rispondi

      Sì non è un problema se la proforma reca un importo minore, salvo non venga usata per dazi doganali o imposte simili da parte del fisco USA. In questo caso configurerebbe una elusione.

        Daniele22 Novembre 2016 / Rispondi

        La galleria mi ha riferito che loro non pagano alcun dazio doganale in quanto opere in conto vendita.
        Grazie per la risposta.

    Antonella8 Dicembre 2016 / Rispondi

    Buonasera, vorrei gentilmente se possibile, una risposta al seguente quesito: sono un consulente del Tribunale di Vr con il quale collaboro saltuariamente, quindi si tratta di prestazioni occasionali. Non ho partita IVA.
    Attualmente devo richiedere ad un soggetto privato la somma che il Tribunale mi ha concesso come fondo spese. Devo emettere una nota proforma? Non essendo soggetta ad IVA di solito emetto ricevuta alla fine della prestazione, ma questa volta mi è stata chiesta la nota proforma!

      Stefano Gardini9 Dicembre 2016 / Rispondi

      Beh la nota proforma nel tuo caso (prestazione occasionale) altro non è che una semplice richiesta con conteggio della cifra concessa dal Tribunale. Lo puoi fare senza problemi.

    Antonella12 Dicembre 2016 / Rispondi

    Grazie Stefano Gardini per la tua risposta.

    mario conti10 Giugno 2017 / Rispondi

    ho una ditta import-export. dal 2012 al 2015 per avere più disponibilità di denaro ho presentato delle fatture supponendo che quella merce era stata già venduta. la banca mi anticipava 80% dell’importo. poi in seguito presentavo in banca la fattura vera della vendita della merce .naturalmente al fisco non ho mai presentato e messo in contabilità le prime fatture ma quelle vere.
    poi in seguito la banca (che sapeva benissimo come potevo andare avanti nell’acquisto della merce) mi ha proposto di fare le fatturure proforma e tutto è stato risolto
    con il fisco cosa rischio?
    grazie

      Stefano Gardini27 Luglio 2017 / Rispondi

      In caso di controllo il rischio è alto, potrebbero accusarti di false fatturazioni e di millantato credito verso il sistema bancario

    maurizio14 Novembre 2017 / Rispondi

    Buongiorno, la mia attività (estratto dalla visura) di INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI COMPUTER, HARDWARE, MACCHINE PER UFFICIO ED APPARECCHIATURE INFORMATICHE. Sezioni: Annotata con la qualifica di IMPRESA ARTIGIANA (sezione speciale), Iscritta con la qualifica di PICCOLO IMPRENDITORE (sezione speciale), ha necessità di emettere fatture proforma in quanto spesso capita di essere pagato a mesi di distanza. La mia domanda è : se mi pagano parte della fattura proforma devo per forza emettere fattura per quella parte o posso attendere il saldo e a quel punto trasformare la proforma in fattura vera e propria?
    grazie
    Maurizio

      Stefano Gardini14 Novembre 2017 / Rispondi

      Va emessa la fattura della parte pagata. Assolutamente.

        maurizio15 Novembre 2017 / Rispondi

        buonasera, grazie per la risposta. ma potrebbe essere una fattura di acconto su fattura proforma o proprio non esiste come dicitura?

          Stefano Gardini15 Novembre 2017 / Rispondi

          Sì può essere una fattura di acconto sul ‘servizio/prestazione.

    Giovanni19 Febbraio 2018 / Rispondi

    buongiorno, sono ingegnere iscritto a inarcassa nel regime dei minimi. Ci sono alcune cose che non mi sono chiare:
    1. prima di emettere fattura DEVO emettere fattura proforma?
    2. la numerazione delle fatture proforma è “a se stante” rispetto a quella delle fatture?
    3. se ho delle spese (es: biglietti del treno, percorsi in auto, ecc), vanno inclusi nell’onorario (e quindi considerati nel contributo 4% alla cassa)?
    Grazie

      Stefano Gardini20 Febbraio 2018 / Rispondi

      1) No non è obbligatorio, la emetti solo se vuoi.
      2) Sì le due numerazioni sono indipendenti
      3) Se sono spese tue che ‘fanno parte’ del lavoro sì, se invece sono spese sostenute per conto del cliente no

    Matej30 Giugno 2019 / Rispondi

    Buon giorno, ho preparato la proforma per l’ ordine richiesto dal cliente, ma attualmente posso spedirli solo la metà della merce ordinata. Posso creare la proforma solo sulla merce disponibile, oppure per forza di cose ogni proforma segue un ordine? Grazie

      Stefano Gardini11 Luglio 2019 / Rispondi

      La proforma può farla come vuole non è un documento ufficiale ma solo un documento per un rapporto privato

Lascia un commento