Dopo aver parlato delle Note di Credito emesse ai clienti, in questo articolo vediamo come gestire contabilmente le Note di Credito ricevute dai fornitori. Come potete immaginare le similitudini con l’articolo precedente relativo alle Note di Credito emesse ai clienti sono molte, ma ci sono anche alcune differenze, che vedremo man mano che si succedono le spiegazioni e le registrazioni.
Un fornitore emette nota di credito quando, in base agli accordi contrattuali, una o più delle fatture emesse deve subire una diminuzione dell’imponibile o anche della sola IVA. Questo di norma avviene sulla base di errori di fatturazione, di mancati sconti o di accordi contrattuali vari, spesso relativi ai tempi di pagamento. Di seguito una lista di casistiche reali per cui un fornitore può emettere una nota di credito.
L’elenco non vuole essere esaustivo ma rappresentare una indicazione di alcuni casi frequenti in cui le Note di Credito vengono emesse. Serve anche a dare un’indicazione di quando la si deve richiedere (e a volte pretendere) dal fornitore. Come riferimento le Note di Credito sono regolate dall’art. 26 del DPR n. 633/72 (Legge IVA), per dettagli potete riferirvi all’articolo precedente di questo corso: le regole esposte lì sono valide anche per le note di credito emessa dai nostri fornitori. Inoltre, per approfondire l’argomento, nel blog c’è un articolo molto dettagliato sul tema.
Vediamo il primo esempio pratico, ovvero come registrare una Nota di Credito ricevuta da fornitore. Supponiamo di aver ricevuto una Nota di Credito dal fornitore relativamente alla sua fattura 213 del 03/01/2014 per un mancato sconto di €200,00 di imponibile su merci fornite. Riceveremo quindi la Nota di Credito e la registreremo in questo modo:
CONTO | DARE | AVERE |
---|---|---|
300.20 MERCI DA RIVENDERE | €200,00 | |
230.10 IVA ACQUISTI | €44,00 | |
220.001 FORNITORE CAIO SEMPRONIO | €244,00 |
Come si rileva immediatamente dalle scritture, il conto dei costi per l’acquisto di Merci da Rivendere diminuisce di €200,00 che vengono detratte come recupero del mancato sconto; l’IVA acquisti diminuisce di €44,00 ed il debito verso il fornitore scende dell’importo complessivo della Nota di Credito, cioè €244,00. La registrazione della Nota di Credito ottiene quindi l’effetto voluto, correggere i valori caricati nei conti movimentati al momento della registrazione della fattura.
Il credito che deriva dalla Nota di Credito di un fornitore può essere chiuso contabilmente in due diversi modi, anche tenendo conto degli accordi contrattuali che abbiamo stipulato: il fornitore può saldare il suo debito effettuando il pagamento integrale della Nota di Credito, oppure il credito può essere compensato con un nostro debito di entità uguale o superiore, pagando l’eventuale differenza.
Vediamo la registrazione nel primo caso, semplice dal punto di vista contabile, in cui il fornitore ci paga la Nota di Credito, ipotizziamo con bonifico. La registrazione è equivalente ad un saldo ricevuto da un cliente, la normale rilevazione di un accredito bancario.
CONTO | DARE | AVERE |
---|---|---|
150.10 BANCA POPOLARE | €244,00 | |
220.001 FORNITORE CAIO SEMPRONIO | €244,00 |
Con questa registrazione evidenziamo l’entrata di denaro in banca e chiudiamo il debito del fornitore nei nostri confronti; il mastrino del fornitore risulterà quindi allineato e coerente, riportando il saldo della nota di credito che lui ha emesso.
Il saldo per compensazione può essere elaborato in due modi, registrando semplicemente un pagamento da parte nostra di una differenza tra una fattura di importo superiore del fornitore e l’importo della sua Nota di Credito, oppure registrando in modo separato (e quindi più dettagliato) l’evidenza dei due importi concorrenti a costituire l’importo oggetto del pagamento.
Dal punto di vista della chiarezza contabile è assolutamente preferibile la seconda soluzione, in quanto rende immediatamente evidente quanto successo, cioè che abbiamo saldato un importo inferiore al valore della fattura come compensazione tra debiti e crediti.
Per vedere le due diverse tipologie di registrazione dobbiamo inserire nel mastrino del nostro fornitore una fattura di importo superiore alla nota di credito, in modo da poter effettuare la compensazione. Registriamo quindi una fattura di acquisto merci per €500,00 + IVA (riferirsi all’articolo sulle fatture ricevute dai fornitori per i dettagli della registrazione). Ora il nostro fornitore vanta un credito di €610,00 per la fattura ed un debito di €244,00 per la Nota di Credito, pari ad un saldo a suo favore di €366,00. Partendo da qui vediamo ora le due diverse tipologie di registrazione.
CONTO | DARE | AVERE |
---|---|---|
150.10 BANCA POPOLARE | €366,00 | |
220.001 FORNITORE CAIO SEMPRONIO | €366,00 |
CONTO | DARE | AVERE |
---|---|---|
150.10 BANCA POPOLARE | €366,00 | |
220.001 FORNITORE CAIO SEMPRONIO | €610,00 | |
220.001 FORNITORE CAIO SEMPRONIO | €244,00 |
Tutti possono notare che nel secondo esempio, pur entrando in banca sempre l’importo corretto, gli importi compaiono separati ed evidenziati nel mastrino del fornitore e di conseguenza anche nel libro giornale. Il vantaggio di chiarezza di questa seconda modalità mi pare evidente, soprattutto se abbinato alla possibilità offerta da molti gestionali moderni, ed anche dal nostro Gestionale Amica, di annotare in ogni riga relativa al fornitore gli estremi (numero e data) del documento a cui quell’importo fa riferimento.
Con questo articolo si chiude la parte relativa alle Note di Credito cominciata con l’articolo precedente. Come avrete notato, un argomento abbastanza semplice e apparentemente banale si è rivelato piuttosto complesso, ricco di diverse scelte e possibilità, tutte legalmente accettabili ma con diversi risvolti nell’ambito della chiarezza e delle buone pratiche per la redazione del libro giornale e del relativo bilancio.
Come spesso succede in contabilità ci sono molti modi di fare la stessa cosa; alcuni hanno dei vantaggi a volte meramente estetici, a volte rilevanti quando non decisivi dal punto di vista gestionale. Un buon contabile deve sempre conoscere le varie opportunità ed utilizzare quelle che meglio si adattano alle esigenze dell’azienda per cui sta tenendo la contabilità; tutto questo tenendo ben presente l’esigenza di mantenere un corretto equilibrio tra linearità, semplicità e chiarezza. In ogni occasione in cui mi è possibile, come già fatto in questi articoli, presenterò le diverse possibilità, in modo da lasciare ad ognuno la possibilità di scegliere il vestito che meglio gli si adatta.
Come al solito potete scaricare l’archivio della nostra azienda di esempio aggiornato con le scritture contabili di questa puntata. Gli utenti del nostro programma di fatturazione e contabilità che potranno usarlo per consultazione e/o sperimentazione.
Infine, ecco gli articoli precedenti della serie:
Alla prossima!
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edc srl31 Marzo 2015 /
le note di accredito ricevute art. 26 senza iva come si registrano? Vanno registrate anche nelle vendite aggiungendo l’iva come un reverse?
Stefano Gardini31 Marzo 2015 /
No vanno registrate solo in diminuzione negli acquisti e null’altro.
renata11 Giugno 2015 /
devo emettere una nota credito nei confronti di un cliente che risulta avere la partita iva chiusa devo mettere anche l’iva ?
Stefano Gardini15 Giugno 2015 /
Non puoi emettere NC con data successiva alla data di chiusura della partita iva verso u n soggetto giuridico. Se invece è persona fisica lo puoi fare con codice fiscale.
ing Rossi12 Giugno 2018 /
salve, sono un professionista in regime ordinario
– in febbraio 2018 ho emesso fattura ad una banca, che devo annullare perche’ non ho applicato lo Split Payment
– la banca non ha effettuato il pagamento
– io ho registrato la fattura, pagato l’iva il 16 marzo, inviato spesometro e dichiarazione trimestrale
DOMANDA
– come devo compilare la nota di credito?
– come compilare la dichiarazione iva trimestrale
– come la indico nello spesometro (fattura ricevuta o emessa?)
grazie infinite
Stefano Gardini13 Giugno 2018 /
NC integrale e poi nuova fattura. A quel punto tutte le comunicazioni riporteranno i due nuovi documenti.
Gianni Roati7 Novembre 2018 /
Buongiorno,
ho bisogno di un aiuto: ricevo oggi (novembre 2018) una nota di credito in reverse charge da un fornitore datata dicembre 2015. Non so come registrare la nc nel mio elenco iva: la devo registrare con iva indetraibile al 100% oppure oppure con il reverse charge (e quindi con la conseguente autofattura) ?
grazie
Stefano Gardini7 Novembre 2018 /
E’ un problema piuttosto complesso vista la data molto arretrata del documento. Consiglio di riferirsi al proprio consulente o associazione per valutare le varie opportunità.
rocchi13 Febbraio 2020 /
Buona Sera , ho chiuso la partita iva il 31 dicembre , per errore mi è stata emessa una fattura successiva alla chiusura e emessa una nota di credito per annullarla di pari importo ..dopo di che ho ricevuto un altra nota di credito sul portale di fatturazione elettronica ..mi domando come sia possibile tutto questo , non dovrtebbe comparire che la partita iva non è valida?
Stefano Gardini15 Febbraio 2020 /
Sì in teoria sì, ma probabilmente ci sono ritardi nell’aggiornamento delle banche dati.