Nella nuova versione 2.9.90 di Amica Contabilità che rilasciamo lunedì prossimo è presente anche la gestione della liquidazione IVA per Cassa, il ‘nuovo’ regime introdotto a partire dal 2013 (Dicembre 2012). In questo articolo vedremo come funziona e quali sono le procedure corrette da mettere in atto per applicare la gestione dell’IVA per Cassa. Vi ricordiamo che abbiamo già affrontato il tema da un punto di vista più generale in IVA per Cassa per le piccole imprese e in Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sull’IVA per Cassa.
In Amica la gestione IVA per Cassa ha richiesto alcune importanti modifiche, di cui la più importante riguarda le Registrazioni Contabili ed in particolare quelle relative agli Incassi ed ai Pagamenti. Procediamo quindi con ordine cercando di spiegare passo passo le configurazioni da impostare e le procedure da seguire.
Il primo punto riguarda la scelta del tipo di liquidazione IVA, se deve essere elaborata per Competenza oppure per Cassa: lo si fa impostando correttamente l’apposita opzione in Preferenze, scheda Predefinizioni, voce Periodicità IVA:
Il secondo punto riguarda l’identificazione delle causali contabili di Incasso e Pagamento: si fa impostando le relative voci nella finestra delle Preferenze, scheda Causali e Modelli contabili, indicati dalla freccia rossa nell’immagine.
Le due causali contabili selezionate in questa finestra saranno le uniche valide per effettuare i calcoli IVA a credito e IVA a debito secondo il regime dell’IVA per Cassa; in pratica verranno conteggiate tutte e sole le registrazioni che hanno queste due causali impostate.
Terminata la configurazione, possiamo passare ad effettuare una registrazione che abbia le giuste caratteristiche per essere considerata un Pagamento valido ai fini del conteggio IVA per Cassa. Supponiamo di saldare una fattura a fornitore, pagando a mezzo bonifico bancario. Vediamo l’immagine della finestra delle Registrazioni Contabili sotto:
Abbiamo compilato la riga col Fornitore, quella con la Banca ed inseriti i due importi in dare e avere; se abbiamo impostato la gestione IVA per cassa nelle preferenze troveremo anche una colonna aggiuntiva denominata Rif. Emissione. Nella lista associata troviamo l’elenco delle registrazioni contabili relative ai documenti di questo fornitore; dobbiamo associare questo pagamento al corrispondente documento, in modo da permettere ad Amica di gestire correttamente il movimento di cassa.
Come potete notare la causale è PAG (Pagamento), come impostato in Preferenze. Compilando correttamente questa parte il pagamento verrà incluso nei calcoli IVA per Cassa. Segnalo che c’è anche un automatismo previsto: compilando i campi Numero Documento e Data Documento nella scheda Generale della registrazione si ottiene la compilazione automatica del campo Rif. Emissione (se il documento è rintracciabile). Tenete presente che il campo Rif. Emissione è attivo solo per le righe che si riferiscono effettivamente a un Fornitore oppure ad un Cliente.
Per quanto riguarda gli incassi da Clienti nulla cambia, sono simili alla parte appena vista per i Fornitori; si compila il Rif. Emissione e la causale deve essere quella configurata, nel nostro caso INC (Incasso). Per completezza nell’immagine sotto troviamo un esempio di incasso.
Dopo aver registrato tutti gli incassi ed i pagamenti del mese (o trimestre) possiamo procedere alla chiusura IVA per Cassa. Qui sotto vediamo il risultato dell’esempio che proponiamo, con alcune fatture pagate a fornitori (prima immagine) che generano IVA a credito, e fatture incassate da clienti (seconda immagine) che generano IVA a debito, il tutto con i relativi calcoli anche su IVA non detraibile, detraibile, eccetera.
Notate che vengono riportati anche gli elenchi dei documenti presi in considerazione, ognuno con le relative quote di imponibile e IVA conteggiate per questa chiusura. In questo modo è sempre possibile fare un controllo ed eventualmente intervenire, provvedendo alle giuste correzioni, qualora nelle registrazioni contabili si sia compiuto qualche errore.
Analizziamo adesso alcuni casi particolari che si possono verificare durante l’anno e che vanno gestiti con attenzione al fine di mantenere corretti i calcoli IVA.
Supponiamo che un cliente per errore ci paghi un importo maggiore del dovuto: la parte che va oltre l’importo della fattura deve essere registrata con una riga separata, senza mettere il Rif. Emissione, in modo tale che non venga calcolato come IVA a debito (che non è in quanto probabilmente l’importo verrà restituito o fatturato a parte come acconto). Ecco la registrazione corretta:
Notiamo come il cliente abbia pagato con bonifico €700,00 a fronte di una fattura aperta per €500,00. Qui abbiamo registrato l’incasso sulla banca e l’importo è stato suddiviso in €500,00 con Rif. Emissione alla fattura saldata (registrazione numero 180), e per €200,00 come Anticipi, senza alcun riferimento di emissione. In questo caso per l’IVA per cassa verranno conteggiati solo i €500,00 riferiti alla fattura (scorporando IVA e facendo i calcoli corretti).
Supponiamo di ricevere un bonifico (incasso) per una fattura del Settembre 2012: questa fattura ovviamente è già stata conteggiata nella gestione IVA per competenza precedente, nella quale ci si trovata in quel periodo, quindi questo incasso non deve far parte degli incassi elaborati per la prossima chiusura IVA (che al contrario sarà per Cassa). Come fare? Semplicemente basta fare la registrazione normalmente, lasciando vuota la colonna Rif. Emissione. In questo caso l’importo, correttamente, non verrà considerato nella prossima chiusura IVA.
Vediamo ora un caso un po’ più complesso che comporta una registrazione più articolata. Supponiamo di fare un pagamento per differenza ad un Fornitore, saldando una fattura e trattenendo contemporaneamente l’importo di una sua Nota di Credito di pari scadenza. Facciamo l’esempio di un bonifico per €800,00 che proviene dalla differenza tra una fattura di €1000,00 ed una Nota di Credito di €200,00. Vediamo la registrazione:
Ci sono alcune cosa da rimarcare al fine di avere una registrazione corretta per la gestione IVA per Cassa:
In questo articolo abbiamo spiegato come si fanno le registrazioni per gestire correttamente l’IVA per cassa segnalando alcune situazioni comuni in cui è possibile incorrere in errore. Poiché i casi ‘particolari’ segnalati non possono naturalmente coprire tutte le casistiche invitiamo tutti, soprattutto nei primi tempi, a fare le opportune verifiche prima di effettuare le chiusure reali dell’IVA al fine di evitare errori grossolani dovuti al fatto che la Gestione IVA per Cassa è cosa nuova, che quindi comporta un nuovo modo di gestire le scritture.
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